Consiglio comunale del 18 Dicembre 2018
Il Consiglio di Dicembre è stato dedicato in gran parte all’approvazione del bilancio di previsione e degli atti connessi (piano delle alienazioni, programma triennale dei lavori pubblici, revisione delle partecipate, ecc.). Preceduta da qualche interrogazione.
Passiamo dunque ad elencare le cose che abbiamo appreso durante questo Consiglio comunale.
Che per la torre Erap sono stati abbattuti più alberi del necessario e del consentito, che per ora non verranno ripristinati i giardinetti e che non verrà messa in sicurezza la casa diroccata.
Che fondi fus (fondi statali per il Teatro Pergolesi e per il Festival Pergolesi-Spontini) sono diminuiti perché è diminuito il “punteggio” del nostro teatro, ma è colpa dei dipendenti che si sono ridotti lo stipendio (!).
Che opera e circo-opera, sì va beh, è più o meno la stessa cosa, non è messo in cartellone per risparmiare e se ci viene gente significa che è la scelta giusta.
Che un palco-albero e un albero sì va beh sono più o meno la stessa cosa e se ci viene gente significa che è la scelta giusta.
Che per finanziare i lavori pubblici venderemo (?) la sede del Comune e dell’anagrafe ma non è in progetto il loro trasferimento (??).
Che il prossimo anno il Comune venderà beni per quasi 5 milioni, ma poi si scopre che sono gli stessi invenduti che col copia incolla vengono riportati di anno in anno.
Che non è vero che venderemo i palazzi in cui si trovano gli uffici comunali, e nemmeno che riusciremo a fare le alienazioni previste nel piano allegato al bilancio, ma il bilancio bisogna pur farlo e comunque il PD “faceva la stessa cosa”.
Che per la parte degli investimenti il bilancio riposa su questo piano delle alienazioni.
Che il teatro Moriconi non riaprirà nel 2019, e manco nel 2020.
Che il Sindaco non può mica parlare coi cinghiali (solo il tempo di trovare qualcuno a cui dare la colpa: https://www.leggopassword.it/bacci-alla-regione-e-ora-di-intervenire-per-affrontare-la-presenza-di-cinghiali-nei-centri-abitati/ ).
Che finalmente verrà costruita la rotatoria di via Ancona, un progetto che tutti avevamo sollecitato anche votando in Consiglio (ma all’epoca la maggioranza l’aveva respinto perché “non ci sono i soldi”).
Che non ci sono i soldi, però quando si tratta di dare 35 mila euro l’anno per Stupor mundi, e poi 15 mila euro per spostare la statua di FII (privata) in un cortile (privato), e poi altri 2500 euro per illuminarla, e poi 3500 euro per il concorso sulla città regia e così via, allora però i soldi ci sono perché è una priorità.
Che la futura riqualificazione di corso Matteotti probabilmente rimarrà futura anche nel 2019 come da alcuni lustri a questa parte.
Che prendersi la rivincita su AATO 2, Viva servizi e Comune di Ancona per il casino che hanno combinato è più urgente di cercare di garantire il mantenimento del controllo pubblico sulla raccolta dei rifiuti.
Che Progetto Jesi non potrà chiudere finché non riesce a vendere quello che… per ora non riesce a vendere.
Che la colpa di tutti i mali di Jesi è della STU (e anche un po’ di Arcafelice).
Che le domande sul bilancio le devi fare di persona al Dirigente, oppure subito dopo che te l’hanno spiegato, in Commissione, e non far perdere tempo in Consiglio.
Che i proventi da servizi pubblici derivano dai parchimetri e dai servizi funebri.
Che l’imposta di soggiorno va bene perché ci facciamo l’albero-palco e le feste di piazza e non conta come pressione fiscale “perché tanto pagano quelli di fuori” .
Che la TARI aumenta, ma non è colpa del Comune e quindi non si può dire che la pressione fiscale è aumentata.
Che a Jesi “la pressione fiscale è più bassa che altrove”, ma non si capisce da quale dato si ricava questa affermazione.
Che grande successo sbandieraato durante la presentazione del bilancio è che rinnoveremo la casa di riposo, ma in realtà le spese le pagheranno le prossime amministrazioni fino al 2040.
Che la serietà si vede dal fatto che hanno ridotto il debito del 65% in sei anni (ma allora era altrettanto seria la Giunta Belcecchi che pure stava riducendo il debito).
Che non ci sono i soldi e però ci si vanta di aver ridotto il debito non rinnovando i mutui scaduti e quindi “non ci sono i soldi” (che è un po’ come la storia della botte piena e della moglie ubriaca).
Che non ci sono i soldi e però ci si dimentica di dire che le opere che vengono realizzate (scuole e strutture per il sociale in primis) sono finanziate rispettivamente con fondi statali e regionali ad hoc.
Che per l’ex ospedale la tempistica per l’abbattimento è ancora sconosciuta (ma è solo colpa dell’ASUR) e che non sarà semplice portare una scuola al complesso ex Fatebenefratelli.
Che l’ATA ha già scelto di realizzare il biodigestore a Jesi e il Comune non ci può fare nulla (!).
Che un grande successo è l’aver diminuito il personale senza tagliare i servizi (ma la diminuzione del personale è imposta dal blocco delle assunzioni, e comunque andrebbe considerata l’esternalizzazione sempre più spinta verso Jesiservizi, ASP, FPS. E quanto al taglio dei servizi … beh…).
Sia chiaro. Vorremmo più cultura e meno città regia, più equità e meno status quo, più cura e meno rincorrere le urgenze, più sociale e meno voler compiacere i propri elettori. Ma non è che non ci va bene niente. Cose discrete, buone e forse anche ottime ce ne stanno sempre in un bilancio. Era solo per dire che di fonte ad una tale prova di “concretezza” (!) “rispetto alla vecchia politica” (cit.) la morale è che … non bisogna chiedere all’oste se il vino è buono.
Qui il filmato integrale del Consiglio. Navigabile, per individuare i diversi interventi ed i diversi punti all’ordine del giorno. https://webtv.comune.jesi.an.it/live8-Consiglio-Comunale.html
Per chi fosse curioso di scoprire qual’è l’evoluzione demografica di Jesi (anche su questo abbiamo proposto una riflessione in Consiglio, senza grandi esiti per la verità)
https://ugeo.urbistat.com/AdminStat/it/it/demografia/popolazione/jesi/42021/4
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Samuele Animali